“Nuovi orizzonti diagnostico terapeutici in endoscopia biliopancreatica”, professionisti a confronto all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

Data:
19 Settembre 2018

“Nuovi orizzonti diagnostico terapeutici in endoscopia biliopancreatica”, professionisti a confronto all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

“Nuovi orizzonti diagnostico terapeutici in endoscopia biliopancreatica”. Questo il titolo del corso che si terrà venerdì 21 settembre, nell’aula 6 del centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte, in collegamento con la sala endoscopica C polivalente. Il corso è diretto dal dottor Raffaele Macchiarelli, responsabile UOS Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia, che fa parte della segreteria scientifica insieme al dottor Mario Marini, direttore della UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Operativa dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. «L’endoscopia digestiva – afferma il dottor Marini – ha un ruolo centrale nella diagnostica e nella gestione terapeutica della maggior parte delle malattie dell’apparato digerente, siano esse di competenza medico-gastroenterologica che chirurgica. Ha avuto un impatto rivoluzionario in ambito terapeutico, permettendo di curare in modo meno invasivo molte delle patologie che in passato venivano trattate chirurgicamente. Ulteriore ampliamento delle indicazioni sono date dallo sviluppo di tecniche e procedure avanzate come l’ecoendoscopia, l’endoscopia biliopancreatica, le tecniche resettive endoscopiche». Il Corso prevede l’esecuzione “in diretta”, insieme con i massimi esperti italiani, di alcune procedure, discutendone metodologia di esecuzione, indicazioni e limiti. Inoltre obiettivo del meeting è di far conoscere le possibilità diagnostiche e terapeutiche offerte dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese in ambito gastroenterologico. «È possibile affermare – aggiunge il dottor Macchiarelli – come l’attività della UOS di Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia abbia fortemente modificato il percorso dei pazienti con patologia biliare e pancreatica complessa, che oggi è reso ancora più fluido dall’apertura di una Sala polivalente dedicata dove è possibile convertire il paziente dalla procedura diagnostica a quella operativa radiologica – endoscopica. Non di secondaria importanza è la vicinanza fisica della stessa Sala con la UOSA Radiologia Interventistica e la TC della UOC Diagnostica per Immagini, con cui c’è piena collaborazione. È proprio la possibilità di poter disporre, nello stesso Centro, di tutte le procedure avanzate indicate che fa la differenza, specie se supportate da una Unità di degenza nella quale opera personale specificamente formato».

mario marini

Mario Marini

 

macchiarelli

Raffaele Macchiarelli

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Ultimo aggiornamento

19 Settembre 2018, 15:06