Siglato il protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Università, soddisfazione dell’Aou Senese. Per il direttore generale Valtere Giovannini è «un impulso alla fattiva collaborazione avviata con l’Università di Siena in questi primi 4 mesi di lavoro»

Data:
5 Febbraio 2018

Siglato il protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Università, soddisfazione dell’Aou Senese. Per il direttore generale Valtere Giovannini è «un impulso alla fattiva collaborazione avviata con l’Università di Siena in questi primi 4 mesi di lavoro»

Grande soddisfazione da parte del direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, Valtere Giovannini, per la firma del protocollo d’intesa tra Regione Toscana e le Università di Pisa, Firenze e Siena. Per quanto riguarda, in particolare, la collaborazione e sinergia tra Aou Senese e Università di Siena, la firma del protocollo dà un ulteriore impulso alla fattiva collaborazione avviata in questi primi 4 mesi di lavoro. «È un punto di partenza fondamentale – ha detto Giovannini – per programmare, insieme all’Università di Siena, il futuro del nostro ospedale. La firma arriva in un momento ideale anche per la realizzazione del nuovo atto aziendale, che si ispira proprio ai principi del nuovo protocollo, a cui stiamo lavorando per ridisegnare l’organizzazione dell’ospedale con i nuovi DAI, Dipartimenti ad Attività Integrata, che sono i nostri punti di forza perché integrano le attività di ricerca, didattica e assistenza. L’apporto dell’Università alla programmazione sanitaria – ha concluso Giovannini – è molto importante in ambito regionale, nella fase di preparazione del Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, nelle attività di programmazione e collaborazione interaziendale di Area Vasta, e in ambito aziendale. Azienda e Università hanno fini diversi ma complementari e condividono un grande obiettivo comune: impegnarsi per raggiungere il più alto livello di risposta, sia in termini quantitativi che qualitativi, alla domanda di salute e ai bisogni dei nostri cittadini, in un percorso condiviso che, grazie alla didattica, migliora e potenzia le competenze dei professionisti e che, grazie alla ricerca, porta un continuo accrescimento in campo clinico, biomedico e delle scienze della vita».

Giovannini

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Ultimo aggiornamento

5 Febbraio 2018, 15:21