Coronavirus: pronta risposta dell’Aou Senese con il check-in pre-triage al Pronto Soccorso. Tamponi effettuati solo per i casi sospetti

Data:
22 Febbraio 2020

Coronavirus: pronta risposta dell’Aou Senese con il check-in pre-triage al Pronto Soccorso. Tamponi effettuati solo per i casi sospetti

«L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese è stata la prima azienda sanitaria toscana ad attivare un’area di check-in pre-triage, immediatamente esterna al pronto soccorso, come misura preventiva a tutela della salute pubblica per isolare eventuali casi sospetti di coronavirus ed indirizzarli ad un percorso dedicato. Ringraziamo i cittadini che stanno rispondendo con grande collaborazione alla nuova organizzazione». Queste le parole del direttore generale dell’Aou Senese, Valtere Giovannini, che spiega: «tutti i cittadini in arrivo al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, in auto-presentazione, si rivolgono al check-in pret-riage e ad ogni utente vengono fatte specifiche domande in base alla chek-list con le indicazioni ministeriali. Eventuali casi vengono indirizzati al percorso dedicato. Chiaramente se una persona è in ansia ma non ha sintomi e non rientra nelle indicazioni ministeriali, viene correttamente informata e rassicurata ma non rientra nel percorso. Sono già diversi i cittadini che si sono rivolti a noi per paura del coronavirus e, nei casi ritenuti sospetti e che presentavano quindi tosse, febbre, difficoltà respiratorie e provenivano da zone della Cina o avevano avuto contatti con persone provenienti da aree di rischio, è stato fatto il tampone, dalla nostra UOC di Microbiologia e Virologia che è laboratorio di riferimento per le province di Siena, Arezzo e Grosseto. Ad oggi tutti i tamponi sono risultati negativi». 

La direzione sanitaria ha provveduto, sin dall’inizio dell’emergenza nazionale, ad attivare una task force multidisciplinare permanente formata da circa 30 professionisti tra cui infettivologi, internisti, pediatri, igienisti, pneumologi, biologi, famacisti, medici dell’emergenza, infermieri, area comunicazione, logistica e tecnica, sorveglianza sanitaria, servizio di prevenzione, che è sempre operativa e si rapporta, tramite il direttore sanitario, con la task force regionale. La task force aziendale ha predisposto la procedura di emergenza per la gestione di eventuali casi di coronavirus, la cartellonistica in diverse lingue sulle misure di igiene e prevenzione da adottare, procedure di vestizione e vestizione e lavaggio mani, allestimento dispencer erogatori di gel alcolico per il lavaggio mani in tutto l’ospedale, adeguamento tecnico degli ambienti dedicati, e tutto ciò che può essere utile per la tutela della salute pubblica, recependo le indicazioni ministeriali e regionali.

E’ stata inoltre disposta la chiusura di tutti i percorsi interni per il Pronto Soccorso e l’unico accesso consentito è quello dall’esterno (piano 4S del lotto DEA, striscia bordeaux). La direzione aziendale si è costantemente confrontata con il Comune di Siena, la Prefettura, l’Università di Siena, l’Università per Stranieri e tutte le Istituzioni, con le quali c’è sempre stata massima collaborazione. 

«E’ importante sottolineare – prosegue Giovannini – che il tampone viene fatto solo nei casi ritenuti sospetti perché non si tratta di un esame di screening. Inoltre – aggiunge Giovannini – come da ordinanza del 21 febbraio 2020 della Regione Toscana, che recepisce quella ministeriale, è vietato l’accesso alle strutture sanitarie a quelle persone che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 ed è quindi disposta dall’azienda sanitaria territorialmente competente, nel nostro caso l’Azienda Usl Toscana sudest, la misura della quarantena con sorveglianza attiva. E’ inoltre fatto divieto di presentarsi alle strutture sanitarie – continua Giovannini – anche ai soggetti che, negli ultimi 14 giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia. L’azienda sanitaria territoriale adotta la misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Qualora vi siano particolari condizioni ostative alla permanenza domiciliare, l’Azienda USL d’intesa con le competenti autorità locali e con le associazioni di volontariato troverà misure alternative di efficacia equivalente». 

Si ricordano infine le norme igieniche che sono il modo più efficace di contrastare la diffusione di infezioni: lavarsi le mani, utilizzare il gel alcolico, tossire e starnutire coprendosi il volto possibilmente con l’avambraccio.  In base alla nuova ordinanza regionale del 22 febbraio 2020, che integra quella del 21 febbraio, a tutte le persone che manifestano tosse, febbre e sintomi influenzali fin dalla presentazione al check-in pre-triage del Pronto Soccorso, verrà fornita una mascherina chirurgica da indossare immediatamente. «Infine – conclude Giovannini – tutti i cittadini che hanno la necessità di ricorrere al pronto soccorso oculistico situato al piano 7 del lotto 1, dovranno necessariamente presentarsi prima al  check-in pre-triage del pronto soccorso generale, una ulteriore precauzione che consente di elevare ancora di più il livello di tutela della salute pubblica». Per qualsiasi dubbio ricordiamo ai cittadini di rivolgersi al proprio medico di base o pediatra di libera scelta e di contattare, in caso di necessità, il numero verde regionale 800556060 o il numero dedicato del Ministero della Salute 1500. Per chi ha avuto contatti con persone risultate positive al virus e per coloro che sono rientrati dalle aree di rischio negli ultimi 14 giorni, c’è un numero dedicato per ogni ASL e, per l’Azienda USL Toscana sudest è 800 579579, da usare solo in questi casi. 

 

Pre triage PS 2

 

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Ultimo aggiornamento

22 Febbraio 2020, 17:50