Innovativa protesi al pancreas permette a giovane di tornare ad una vita regolare

Data:
23 Febbraio 2021

Innovativa protesi al pancreas permette a giovane di tornare ad una vita regolare

Lo scorso maggio era stato vittima di un incidente stradale molto grave che lo aveva costretto a un lungo percorso terapeutico, con ben 2 interventi chirurgici effettuati all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena nel giro di 5 mesi, che avevano il fine di ridurre i traumi subiti a livello di fegato, milza, surrene e pancreas e, successivamente, di favorire il drenaggio trans-gastrico di una raccolta di liquidi che si ripresentava nel corso delle settimane. Oggi, grazie ad un ultimo intervento, il terzo in 9 mesi, eseguito per via endoscopica dell’équipe della UOC Gastroenterologia dell’Aou Senese diretta dal dottor Raffaele Macchiarelli, un giovane poco più che ventenne è potuto tornare definitivamente alla sua vita con un ottimo decorso post-operatorio. In particolare, sul paziente è stata impiantata un’innovativa protesi metallica per evitare un nuova asportazione parziale del pancreas che avrebbe potuto avere esiti invalidanti per la sua vita.

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«Questa particolare protesi si chiama “lumen apposing stent” – spiega il dottor Raffaele Macchiarelli (foto sopra) -. Tale protesi è conformata con delle flange da entrambi i lati e una parte centrale corta che esercitano una forza di trazione maggiore tra i due organi collegati (stomaco da una parte e raccolta pancreatica dall’altra) e che permette quindi il loro utilizzo in organi non in contatto diretto. All’interno poi della stessa protesi è stata posizionata una seconda protesi in plastica tale da contribuire allo svuotamento del liquido oltre alla stabilizzazione del drenaggio stesso. In questo modo – conclude il dottor Macchiarelli -, lo svuotamento della raccolta dei liquidi ha l’obiettivo di favorire la riparazione del danno pancreatico con ricostituzione della continuità del dotto e del parenchima pancreatico. Tutto questo, unito allo spirito inarrendevole e di massima collaborazione e fiducia nei confronti dei medici da parte del ragazzo, ha portato il paziente a un buonissimo decorso post-operatorio: le sue condizioni oggi sono ottime». Sono state diverse le équipe che, nel tempo, sono intervenute sul paziente permettendogli di tornare ad una nuova vita: oltre all’équipe del Pronto Soccorso diretta dal dottor Giovanni Bova, sono intervenute immediatamente dopo l’incidente, le èquipe dell’UOC Chirurgia Generale ad indirizzo oncologico, diretta dal professor Franco Roviello e l’UOC Anestesia e Rianimazione perioperatoria, diretta dal dottor Pasquale D’Onofrio.

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Ultimo aggiornamento

23 Febbraio 2021, 09:21