AOU Senese, il Centro di coordinamento sulle Malattie rare apre il primo meeting operativo 2018. Siena primo centro della Toscana con 12 progetti ERN, European Reference Networks

Data:
2 Febbraio 2018

AOU Senese, il Centro di coordinamento sulle Malattie rare apre il primo meeting operativo 2018. Siena primo centro della Toscana con 12 progetti ERN, European Reference Networks

«Essere tra i centri europei di eccellenza per le malattie rare rappresenta una sfida quotidiana che, come ospedale, dobbiamo vincere insieme, in maniera corale, attraverso approcci multidisciplinari e attività sempre più coordinate e integrate». Con queste parole il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, Valtere Giovannini, ha aperto il primo meeting operativo nel 2018 del Centro di Coordinamento Aziendale sulle Malattie rare, il cui responsabile è il professor Antonio Federico (in foto), struttura aziendale che interagisce e armonizza le attività delle oltre 20 strutture senesi che si occupano di malattie rare. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese è la prima in Toscana per numero di progetti approvati nell’ambito degli European Reference Networks (ERN), approvati dalla Commissione Europea per aiutare professionisti e strutture sanitarie di diversi Paesi a condividere conoscenze ed expertise in ambito di malattie rare. Al Policlinico Santa Maria alle Scotte sono 12 le strutture di collegamento internazionale per diagnosi, ricerca e trattamento delle malattie rare. Tra queste si segnalano 3 ERN neurologiche (malattie metaboliche, malattie neuromuscolari e malattie neurodegenerative), altre ERN con importante componente genetica (sul deficit psichico, sul sangue, sui tumori, ecc.), ed un’altra sulle malattie respiratorie. «Dobbiamo mettere le nostre professionalità a disposizione di un bacino d’utenza sempre più ampio – ha sottolineato il professor Antonio Federico -, aumentando l’attenzione, l’attività e le risposte per le malattie rare. In quest’ottica sarà sempre più importante costruire sinergie tre le attività multidisciplinari dell’AOU Senese, creando condivisioni di modelli estesi, coordinati e integrati che rispondano ai criteri europei. I prossimi passi – ha concluso Federico – dovranno essere il potenziamento dell’inserimento dei pazienti nei registri ERN, l’inserimento dei network e degli specifici percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali negli obiettivi di budget e, infine, la semplificazione dei percorsi partecipativi».

antonio federico

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Ultimo aggiornamento

2 Febbraio 2018, 10:01